Il Gruppo
etika è un nuovo modo di pensare e fare cooperazione tra le persone e le organizzazioni.
etika è un nuovo modo di pensare e fare cooperazione tra le persone e le organizzazioni.
Più chilowatt di potenza costeranno molto meno. L’amministratore delegato di Dolomiti Energia Marco Merler spiega nel dettaglio.
I più attenti se ne saranno già accorti, ma per tutti gli altri, probabilmente la maggior parte, può essere utile parlarne: il tema sono le bollette, in particolare quelle di Dolomiti Energia, e le novità che contengono. Un tema che interessa una fetta ampissima di trentini, ovvero circa l’80%. I cambiamenti sono principalmente tre e riguardano la struttura delle tariffe, le regole (e i costi) per l’aumento della potenza e il mercato a maggior tutela e quello libero. Parole e diciture che, messe così, potrebbero dire poco o niente, ma se prenderete in mano una qualsiasi bolletta vi renderete perfettamente conta di cosa parliamo. Ma prima di entrare nel dettaglio, grazie alle spiegazioni dell’amministratore delegato Marco Merler, alcune delle domande più frequenti che arrivano al gruppo.
LE VOCI, IL CANONE, L’AUTOLETTURA
La domanda che un po’ tutti i clienti si fanno guardando il dettaglio da pagare è semplice: perché se la spesa per il gas o l’acqua o l’energia è di, ad esempio, 15 euro poi il totale arriva a 25 o 30? Spiega Merler: «La risposta è altrettanto semplice: le voci di spesa, ovvero quella “per il trasporto e la gestione del contatore” e “ per gli oneri di sistema”, oltre all’Iva e altre imposte, sono fisse. Non dipendono da noi ma vengono stabilite dall’autorità a livello nazionale. Sappiamo che la dicitura è brutta e poco chiara, ma è così da delibera e non possiamo cambiarla Chi vuole risparmiare? Deve abbassare la cifra nella prima riga e l’unico modo per farlo è consumare meno. Poi ci sono offerte e tariffe da valutare per poter spendere meno».
Per quanto riguarda il canone Rai le novità sono ormai metabolizzate:
CAPITOLO AUTOLETTURA
«Nelle bollette c’è una nota di spiegazione in fondo: normalmente ci si basa su una stima, una media dei consumi. Però chi avesse cambiato qualcosa nelle proprie abitudini di vita, dalla caldaia nuova a un figlio che va a studiare fuori città, può effettuare l’autolettura e pagare solo ciò che ha realmente consumato. Su App, sito o al telefono bastano pochi minuti, bisogna solo avere un po’ di pazienza e ricordarsene».
CAMBIO STRUTTURA DELLA TARIFFA
«Dal primo gennaio abbiamo messo mano e una situazione anomala, a una sorta di sproporzione su quanto si pagava in base ai consumi. Andiamo di metafora: 3 mele costano 3 euro, quindi 6 mele ne costano 6, o addirittura poco meno di sei. Invece prima 6 mele costavano 8, perché la curva di consumi e spesa era sproporzionata. Oggi facciamo in modo che 6 mele costino 6 e 9 mele costino 9. Una famiglia media probabilmente non si accorgerà di nulla, ma chi consumava particolarmente poco o particolarmente tanto noterà le differenze. Questo accade perché sono cambiate le abitudini e le tipologie di consumo, oltre alla volontà dello Stato di favorire le fonti rinnovabili».
Kilowatt: più potenza, meno costi
Dall’1 aprile sono entrate in vigore le nuove regole per l’aumento della potenza del proprio impianto. Si tratta di un periodo di prova, che durerà fino al 31 marzo 2019. Nel concreto: quando accendete contemporaneamente lavastoviglie e forno (ad esempio) la luce salta? Avete comprato l’asciugatrice o vostro figlio ha la nuova chitarra elettrica da suonare? Allora continuate a leggere perché potreste essere interessati. «Nella bolletta, alla voce energia elettrica, in alto si trova la scritta “potenza impegnata”: mediamente è di 3 kW. Una volta si poteva passare da 3 a 4,5 o a 6, ma i relativi costi erano alti: ad esempio aumentare da 3 a 4,5 per evitare che la luce saltasse ogni volta costava 280 euro all’anno in più, a parità di consumo. Adesso è possibile aumentare con “step” di 0,5 con costi decisamente ridotti: ad esempio da 3 a 4,5 la cifra annuale sarà di circa 80 euro, ma si può scegliere anche 3,5 o 4, a seconda delle esigenze, con una spesa proporzionata». L’operazione è semplicissima: basta una chiamata o una visita allo sportello e i tecnici con qualche rapido click aggiorneranno la potenza. «L’unico consiglio è una verifica sull’impianto interno, soprattutto se vecchio».
MERCATO LIBERO E MAGGIOR TUTELA
Qui Merler mette le mani avanti e ammette subito: «La questione è più commerciale che tecnica, ma va affrontata». L’amministratore delegato si rivolge a chi, in alto nella bolletta, ha riportata la dicitura «servizio di maggior tutela»: «Si tratta di chi non ha mai fatto una scelta esplicita per il contratto del fornitore. A livello nazionale c’è un “rischio” di cambio, visto che il ddl sulla concorrenza, fermo dal 2007, cambierà le carte in regola. Quindi chi non vuole che lo stato scelga per lui può affidarsi a un’offerta commerciale fissa. Come per il telefonino, quindi».
Fonte: l’Adige | Articolo di Matteo Lunelli del 27/04/2017, pg.25
Scarica l’articolo lAdige_novità in bolletta, ma senza aumenti [1,35 MB]
Guarda il video della trasmissione Buongiorno Regione Trentino Alto Adige con ospite Marco Merler
Scegli l’energia nuova. Conveniente, ecologica e solidale!
Attiva Etika