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etika è un nuovo modo di pensare e fare cooperazione tra le persone e le organizzazioni.
etika è un nuovo modo di pensare e fare cooperazione tra le persone e le organizzazioni.
Martedì, 5 settembre
La Cabina di regia di etika, composta dai rappresentanti dei partner (Cooperazione trentina, Sait, Cassa Centrale Banca, Consolida e La rete) ha organizzato l’incontro dedicato alle associate alla Federazione per supportarne l’attività di co-progettazione al IV Bando “Vivere inclusivo e vita operosa” per le persone con disabilità. L’incontro segna l’avvio di un percorso di condivisione e di sostegno alla progettazione da parte del Comitato, composto da Carlo Francescutti e Piergiorgio Reggio, rispettivamente direttore dei Servizi sociosanitari dell’azienda Sanitaria del Friuli Ovest e docente all’Università cattolica di Milano
Raul Daoli, di Cooperazione trentina e coordinatore della Cabina di regia di etika, ha sottolineato che co- progettare insieme significa uscire da ogni logica competitiva e mettere in comune competenze ed esperienze per accompagnare le persone con disabilità in un percorso di autodeterminazione.
Il bando, quindi, non è una competizione, ma un mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti territoriali che si occupano di creare benessere. Piergiorgio Reggio ha evidenziato l’importanza delle azioni comunitarie e della partecipazione come elementi essenziali per aiutare la persona con disabilità a realizzare i propri desideri. Questo processo richiede il coinvolgimento non solo delle cooperative, associazioni e famiglie, ma anche delle istituzioni e i servizi pubblici territoriali.
“Un aspetto innovativo di questo bando è la sua apertura a tutte le dimensioni che influenzano la vita –ha precisato Carlo Francescutti. Quando si avvia un percorso sull’abitare inclusivo per le persone con disabilità non si può pensare all’autodeterminazione senza una loro partecipazione attiva alla vita di comunità attraverso le relazioni, ma anche il lavoro.”
All’incontro ha partecipato anche Roberto Pallanch, direttore di Umse disabilità ed integrazione socio-sanitaria della Provincia autonoma di Trento che ha ribadito quanto la condivisione di esperienze e la partecipazione allargata a diversi attori territoriali rientri nella logica e sia la condizione per dare continuità ai progetti dedicati all’abitare.
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